“Angelo è stato strappato dall’affetto della sua famiglia, dei suoi compagni e nostro da un gesto di crudele violenza. Era uno di noi. Un concreto sognatore, che attraversava le strade del mondo in cerca d’amore e di fratellanza.

Angelo, con i suoi compagni, era in un campo dove i bambini palestinesi incontravano quelli ebrei: per giocare insieme. Aveva fatto molta strada per far vivere la pratica nonviolenta e costruire la speranza di un mondo senza ingiustizie. Abbiamo attraversato tante volte quella porta nel cuore di Gerusalemme, una terra Santa per tutte le religioni e martoriata da tutte le guerre, e tante volte avevamo conversato e conosciuto ragazzi della nostra generazione che non avevano mai conosciuto la pace. Angelo era lì e un abominevole gesto lo ha ucciso.

Non bastano le nostre parole per stringersi alla famiglia e ai suoi tantissimi amici e compagni in questo giorno di immenso dolore. Le sue parole intense e appassionate ci sono indispensabili per continuare a lottare per i nostri ideali di pace e giustizia. La vita di Angelo è stata breve, troppo breve. La sua passione immensa.

Ti vogliamo bene Angelo. Saremo per sempre insieme”.

Roma, 11 agosto 2006.

Fonte: www.rifondazione.it