Fonte: Apcom
Data: 27 luglio 2007
Fra quindici giorni sarà passato un anno esatto da quella sera d'estate, calda e terribile: era il 10 agosto 2006, a Gerusalemme moriva Angelo Frammartino, colpito dalle coltellate di un fanatico palestinese, giovane come quel ragazzo di Monterotondo. A Gerusalemme aiutava in un progetto promosso dall'Arci i bambini palestinesi a sognare e sorridere: chiedeva di "fare l'amore con la non violenza" Angelo, ma, tragico destino, è diventato ennesima innocente vittima dell'odio che da troppo tempo insanguina quelle terre contese. Per ricordarlo, ma soprattutto per promuovere quei principi di pace, solidarietà, convivenza, giustizia, etica, diritti e libertà delle persone in cui il giovane volontario credeva, è nata la 'Fondazione Angelo Frammartino', una onlus che svolgerà attività di tutela e promozione di diritti civili, tolleranza e pace tramite l'organizzazione di convegni, progetti e iniziative anche internazionali.
La Fondazione - presentata questa mattina in Campidoglio dal sindaco della capitale Walter Veltroni, il presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra e il presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo e dai familiari del giovane di Monterotondo - promuoverà attività di studio e approfondimento concedendo premi, sovvenzioni e borse di studio; porterà avanti iniziative di educazione alla pace e ai diritti umani nelle scuole, nelle università e nei luoghi di lavoro; sosterrà iniziative per il diritto allo studio dei giovani che vivono in situazioni di grave disagio e conflitti, nonchè esperienze di interscambio tra i ragazzi di religioni, culture e Paesi diversi.
"Il ricordo di Angelo e il suo impegno di giovane militante per la pace non finisce, era un ragazzo straordinario e il suo lavoro continua e continuerà con la Fondazione", ha detto Veltroni, ricordando che a Roma verrà presto intitolata una via al giovane e che nel viaggio dello scorso aprile in Malawi con gli studenti delle scuole romane è stata inaugurata una scuola elementare dedicata proprio al ricordo di Angelo.
Per Gasbarra quello di Angelo "è un esempio che ci deve richiamare a pensare quante volte diamo un giudizio superficiale sulla vita dei giovani: oggi tutti ci impegnamo a portare il nostro contributo per un cammino diverso, quello di Angelo è un esempio che vive, di un dialogo che riparte".
"Nella morte di Angelo c'è il dovere di una comunità di difendere i suoi valori", ha invece ricordato Marrazzo, "la Fondazione potrà impegnarsi in attività nelle quali Angelo credeva e che praticava. E' un investimento soprattutto sui giovani che prenderanno il testimone di Angelo: sono convinto che quello lasciato da Angelo è un seme che sta germogliando". La Regione Lazio, tra l'altro, ha finanziato la ristrutturazione a Monterotondo di un vecchio deposito Atac che diventerà la 'Casa della pace Angelo Frammartino'.
Presente in Campidoglio anche Antonio Lupi, sindaco della cittadina alle porte di Roma: "La Fondazione - ha detto - la dobbiamo ad Angelo e ai tanti ragazzi che hanno la capacità di sperare in un mondo migliore e che per questo obiettivo vivono coerentemente".
La Fondazione avrà sede proprio nel Municipio di Monterotondo, Gasbarra ne sarà il presidente onorario, Lupi il presidente, Raffaella Bolini (Responsabile Pace dell'Arci) e Alberto Prestininzi (Direttore del CERI dell'università La Sapienza di Roma) i vicepresidenti. Al comitato d'onore hanno aderito il presidente del Senato Franco Marini, quello della Camera Fausto Bertinotti, il leader dell'Udc Pierferdinando Casini, Veltroni e Marrazzo, don Luigi Ciotti, il segretario della Cgil Guglielmo Epifani, il presidente nazionale Arci Paolo Beni, un rappresentante palestinese e uno israeliano del Parent's Cyrcle (l'associazione dei familiari delle vittime del conflitto mediorientale), la direttrice del centro giovanile di Gerusalemme La Torre del Fenicottero presso il quale Angelo svolgeva il suo volontariato Dyala Husseini.
Proprio Marini per l'occasione ha inviato un telegramma al presidente della Provincia di Roma nel quale auspica che "la tragica esperienza" di Angelo "possa diventare sprone per un maggior impegno civile in quella terra, dove la violenza sembra aver prevalso. Anche quando la disperazione sembra aver preso il sopravvento - continua il presidente del Senato - dobbiamo credere che può esistere un'altra via, coraggiosa e disarmata, una volontà di reagire alla violenza non con odio e vendetta, ma ricercando sempre, con pazienza e umiltà, il dialogo e la riconciliazione".
Il prossimo 10 agosto i genitori e i parenti di Angelo si recheranno a Gerusalemme per commemorare il primo anniversario dell'assassinio del giovane volontario mentre a Caulonia, il paese calabrese della locride del quale sono originari i Frammartino, il sindaco Ilario Ammendolia e gli amici del ragazzo inaugureranno una scultura in suo ricordo. "Nei prossimi mesi", ha annunciato Ammendolia, anch'egli oggi a Roma, "apriremo una 'Casa della pace - Angelo Frammartino' sulle rive del Mar Ionio: guarderà idealmente il Medio Oriente per dire che c'è spazio per la pace e la non violenza".