Celebrazione della Giornata della Memoria a San Nicandro Garganico
La comunità ebraica esistente a San Nicandro Garganico è unica nel suo genere: fondata dal mistico bracciante Donato Manduzio nel 1936, sviluppatasi - incredibilmente - durante la Seconda Guerra Mondiale, dimezzata negli anni del dopoguerra in seguito al trasferimento degli uomini in Israele, è tuttora composta di sole donne, che con particolare energia mantengono in vita la comunità religiosa, in attesa del formale congiungimento con la quella ebraica di Napoli. Un ristretto locale al centro del paese è adibito a luogo di culto: durante la nostra visita alla Sinagoga, assistiamo alla preghiera ebraica del sabato, intervallata dalle parole di apprezzamento del Sindaco Costantino Squeo, da quelle di ringraziamento di Michelangelo Frammartino e della famiglia presente, dal discorso di calorosa vicinanza alla famiglia della rappresentante della comunità.
I suggestivi vicoli del centro storico del paese, con le loro luci e le loro loggette incorniciate, ci guidano fino all’antico Palazzo Fioritto, accanto alla Torre ospitante il museo della cittadina, fino all’interno dell’auditorium, dove iniziano a prendere posto i membri della giunta comunale, le donne della comunità e i cittadini. Celebrare a San Nicandro la giornata della memoria guidando le parole lungo “la strada dei Giusti” è infatti la motivazione d’invito che il sindaco ha rivolto alla famiglia Frammartino e alla fondazione; il comune sannicandrese vi aderirà presto e parteciperà infatti alla giornata del 28 aprile 2008 in Campidoglio. L’incontro a Palazzo Fioritto diviene un’occasione di ampio confronto e partecipazione: dopo gli interventi del Sindaco Squeo, di Pierangelo Frammartino, in rappresentanza della famiglia e della fondazione, di Alvaro Romei, rappresentante del Comune di Monterotondo e dell’Ufficio per la Pace, di Silvia Bassoli, membro dell’Associazione Amici di Angelo, si sono espresse le energiche voci dei membri della giunta e di alcuni cittadini, sottolineando l’importanza di un sempre maggiore impegno civile, di una sensibilizzazione sociale e di un maggiore coinvolgimento dei giovani nelle varie iniziative all’insegna dei valori di pace, rispetto, non violenza e cultura.
Aprire l’isolato Comune di San Nicandro, prezioso per le risorse che il territorio offre e per l’energia che muove lo stesso Sindaco e i cittadini verso un miglioramento – considerando anche il peso della presenza della mafia e la difficoltà di un cambiamento - , a realtà più ampie, alla Fondazione, è il nutrimento più efficace in grado di far crescere la comunità, proponendo nuovi stimoli, valori sociali più diffusi e partecipati, fornendo soprattutto un ottimo esempio di sensibilizzazione civile.
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